Il Marchese del Grillo
È il romanzo che ha condotto lo scrittore alla notorietà.
Il libro ha ispirato il film omonimo con Alberto Sordi.
Sul palcoscenico della più corrotta città del mondo, quella Roma papalina cortigiana e decomposta degli ultimi sprazzi dell’età barocca, si muove la leggendaria figura del Marchese del Grillo, inquieto e beffardo simbolo della malinconia e dell’ansia di vivere.
Con una sorprendente invenzione di linguaggio che incarna d’istinto sontuosità, tenerezza e sguaiataggine, Desiato innalza le mirabolanti macchine teatrali di un’epoca in cui gli splendori delle arti e la ferocia delle beffe, le bramosie dell’amore e il languore della morte si trasformano in immediato spettacolo: violenza di carnevali e lusso del sacro, fasto di funerali e dissipazione della carne, tristi magnificenze dei potenti e becere straccionerie del plebeo.
Città babilonica, sacra e blasfema, Roma risorge con lo sbalordimento dei suoi profumi, il lezzo dei suoi vizi, l’esasperato e onnipresente senso del peccato.
Come in una discesa agli inferi, il Marchese del Grillo e il suo servo Arcangelino si lasciano inghiottire nei gironi di questa Città Celeste alla rovescia, di questa Villa de’ Mostri, splendida e maligna invenzione della cattolicità. Ogni episodio, sferzante, incantevole o lussurioso, è il gradino di una iperbolica scalinata che converge a tenaglia verso il suo centro demoniaco da cui soltanto alla pagana saggezza del servo Arcangelino sarà lecita la risalita.
Al Marchese del Grillo, sarcastico e disperato Faust di casa nostra, la visione degli inferi concederà soltanto l’ambigua immortalità della leggenda.
Editore: Newton Compton
Anno edizione: 2011
ISBN-10: 8854127108
Copertina flessibile: 283 pagine